DOVE VOLA L’AVVOLTOIO ….


Azioni collettive: resa dei conti senza guardare i conti della …resa?



Ci sono in vista pasti succulenti. Cosi almeno pensano molti avvocati leccandosi il becco mentre pensano alle parcelle che potrebbero arrivare dalle azioni collettive. Cosi pensano anche alcune associazioni di consumatori, ambientaliste, animaliste, samaritaniste ecc.Azioni collettive, class action. Si alla nuova frontiera della giustizia italiana No al giustizialismo un po’ velleitario e un po’ fellone.


Che di giustizia, di certezza del diritto, di brevità dei processi e soprattutto di garanzie di risarcimento anche per i piccoli danni diffusi nel paese dei sempre furbi, ci sia bisogno estremo, è noto da sempre.Attuarlo nel contesto italiano sarà un percorso difficile perché ogni azione potrebbe essere un sasso che diventa valanga e travolgere un sistema economico e istituzionale in una rissa generale e continua, dove in fondo alla discesa può non esserci solo una redistribuzione più equa delle ricchezze dovuta ai risarcimenti delle tante piccole ingiustizie quotidiane che sommate insieme possono fare i grandi numeri anche per i singoli.


Scrive uno storico inglese che ci vede con disincanto “ Quando si passa tutta la vita a coltivare rapporti personali con chi può dare una raccomandazione; quando si è certi che se si fa un abuso edilizio o si costruisce una casa dove non si dovrebbe, dietro l’angolo c’è sempre un condono; quando si sa che frodando il fisco non si viene puniti perché …. tanto lo fanno tutti”, allora forse il recupero di regole uguali per tutti che prevedano anche i risarcimenti a chi è rimasto momentaneamente danneggiato, potrebbe suscitare pensando non solo all’argenteria di casa altrui ma anche a quella di casa propria meno entusiasmi del previsto.Perché come diceva una vecchia battuta che circolava nelle case del Popolo comuniste, quando si spiegava la socializzazione delle ricchezze in nome del popolo, andava tutto bene finchè non si arrivava a socializzare la bicicletta. E perché? Perché– rispondeva il compagno un po’ agitato – quella ce l’ho anch’io!


Tuttavia, anche se non sarà una passeggiata, la strada delle azioni collettive va percorsa fino in fondo, purchè sia fatta a beneficio dei consumatori e non degli avvocati, purchè i vantaggi siano automaticamente rivolti a tutti i consumatori coinvolti e non solo a quelli che sottoscrivono le adesioni presso gli “uffici collocamento” delle associazioni, purchè coinvolgano anche tutta la pubblica amministrazione, purchè non siano strumentalizzate per fini politico - partitici.
Se vi sembra poco….

Franco Venni

Presidente ARCO Consumatori

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