Bonus elettrico




CHE COS'E'IL BONUS SULLA BOLLETTA ELETTRICA?
E' uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità per l'energia con la collaborazione dei Comuni , per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l'energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all'utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
CHI HA DIRITTO AL BONUS ELETTRICO
Possono accedere al bonus tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW per un numero di familiari con la stessa residenza fino a 4, o fino a 4,5 Kw, per un numero di familiari con la stessa residenza superiore a 4, e:
appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7500 euro;
appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro
presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita. in questo caso semza limitazioni di residenza o potenza impegnata.
QUANTO VALE IL BONUS ELETTRICO
Nel caso di famiglie in condizioni di disagio economico e per le famiglie numerose, il bonus consente un risparmio pari a circa il 20% della spesa annua presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo. Il valore è differenziato a seconda del numero dei componenti della famiglia.per l'anno 2009 è di:
58 euro per una famiglia di 1 o 2 persone
75 euro per 3 o 4 persone
130 euro per più di 4 persone
per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus per l'anno 2009 è di 144 euro.
COME RICHIEDERE IL BONUS ELETTRICO
Per richiedere il bonus occorre compilare l'apposita modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune ( ad esempio i centri di assistenza fiscale CAF). I moduli sono scaricabili da questa pagina o reperibili presso i Comuni o sul sito del Ministero per lo Sviluppo economico.

Elettricità: sanzione a Enel Distribuzione S.p.A. per violazione norme a tutela consumatori

Milano, 24 marzo 2009

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha irrogato una sanzione di 2 milioni di euro a Enel Distribuzione S.p.A. per non aver effettuato negli anni 2003-2005 il tentativo annuale di lettura dei contatori previsto dall’art. 3, comma 1, della deliberazione n. 200/99.


Il provvedimento sanzionatorio è stato deciso al termine di un’istruttoria formale – avviata su segnalazione di alcune associazioni di consumatori e di clienti finali – con la quale l’Autorità ha accertato l’inosservanza da parte di Enel Distribuzione dell’obbligo del tentativo di lettura annuale dei contatori presso tutti i clienti allacciati alla propria rete con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW.


Nell’ambito del procedimento sanzionatorio e nel quantificare la sanzione, l’Autorità ha tenuto conto del ravvedimento operoso da parte di Enel stessa nel realizzare una serie di iniziative volte a riparare alla violazione commessa e a migliorare la propria politica commerciale e i suoi rapporti con la clientela.


In particolare, Enel Distribuzione: ha restituito gli interessi applicati sulla rateizzazione di fatture emesse negli anni 2004-2007; ha rinunciato agli interessi applicabili, ai sensi della deliberazione n. 200/99, sulla rateizzazione di tutte le bollette di conguaglio emesse nel 2008 e nel primo semestre 2009; ha esteso i punti di pagamento gratuito su tutto il territorio nazionale di 146 unità.


Il provvedimento VIS 22/09 è disponibile sul sito dell’Autorità (www.autorita.energia.it).

Planktothrix rubescens: sviluppi

Planktothrix rubescens vista al microscopio in un bicchiere di acqua di rubinetto durante la conferenza stampa del 11 marzo 2009.



L'iniziativa intrapresa da ARCO a tutela dei consumatori e degli utenti in merito alla presenza della fantomatica alga Planktothrix rubescens nell'invaso della diga dell'Occhito tesa ad ottenere da parte delle istituzioni e degli enti coinvolti la massima trasparenza circa i reali dati delle analisi effettuate e delle procedure intraprese, sembra sortire i primi effetti.


Difatti, la procedura di accesso agli atti del fascicolo ex Legge 241/90 indirizzata all'Arpa, all'AQP ed alla Regione Puglia, cui è seguita una conferenza stampa presso il Museo Provinciale di storia naturale di Foggia in data 11 marzo 2009 (durante la quale Arco Consumatori in collaborazione con il WWF ed il Centro Studi Naturalistici ha esaminato al microscopio diversi campioni di acqua del rubinetto provenienti da vari comuni della provincia di Foggia riscontrandovi una diversa concentrazione di Planktothrix rubescens comunque visibile anche ad occhio nudo), ottiene i primi riscontri da parte della P.A..


La prima risposta è della Regione Puglia - Assessorato alle Politiche della Salute - che con nota del 17.03.09 comunica ad ARCO che "al fine di dare opportuna informazione alla popolazione circa la vicenda in oggetto è stato attivato il sito internet http://www.occhito.regione.puglia.it/ in cui è possibile trovare tutta la documentazione necessaria" ed inoltre, consente ad ARCO " per quanto di competenza, la presa visione ed eventuale estrazione copia di quanto in possesso presso lo scrivente assessorato".


ARCO, prendendo favorevolmente atto della disponibilità della Regione (NDR-in realtà il sito attivato è il seguente: http://www.regione.puglia.it/index.php?page=prg&id=18) si attiverà per esaminare la documentazione richiesta presso l'ente aggiornando i consumatori sui risultati delle verifiche effettuate auspicandosi al contempo la medesima collaborazione da parte dell'Arpa Puglia e dell'AQP.


Dott. Mario Salcuni
Segretario Provinciale ARCO








AGGIORNAMENTO 20.03.2009

Seconda risposta quella dell'ARPA Puglia che con nota trasmessa in data odierna consente ad ARCO "l'accesso al fascicolo (con facoltà di estrarne copia) inerente i controlli effettuati e le comunicazioni intercorse tra Arpa Puglia ed altri soggetti interessati".




Si riporta la nota della Regione Puglia - Assessorato alle Politiche della Salute.










Si riporta la nota dell'Arpa Puglia.


Conferenza stampa Alga tossica 11.03.09


AGGIORNAMENTO 13.03.09
la nostra iniziativa ha sortito un primo effetto:
da oggi sul sito della regione sono disponibili una serie di dati sulla vicenda.
Ecco il link
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=prg&id=18

Alga nella diga di Occhito: ARCO vuole vederci chiaro.

Con una lettera inviata all'Arpa Puglia, all'Acquedotto Pugliese e alla Regione Puglia, l'associazione di consumatori Arco Puglia ha chiesto formalmente l'accesso al fascicolo inerente i controlli effettuati e le comunicazioni intercorse tra l'Arpa Puglia, L'Arpa Molise, l'Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia, l'Istituto Superiore di Sanità ed eventuali altri soggetti, aventi ad oggetto le analisi sulle acque del bacino dell'Occhito relativamente alla presenza della cosiddetta alga rossa Planktothrix rubescens.

E' stato inoltre chiesto di conoscere i risultati di tutte le analisi effettuate sulle acque del bacino dell'Occhito sia a monte che a valle del potabilizzatore per la determinazione delle concentrazioni di microcistine e del numero di cellule presenti nell'acqua, a partire dalla prima rilevazione.

Nonostante infatti le notizie confortanti pervenute in questi ultimi giorni da parte della regione Puglia, non è ancora stato chiarito da quando è stata rilevata l'alga tossica e cosa è successo prima che fossero poste in essere le misure cautelative rese note nelle ultime settimane.

Non è chiaro poi quale sia la situazione per i tredici comuni della Capitanata per i quali non è stato possibile miscelare l'acqua con quella proveniente da altri bacini idrici.

Ed infine, il fatto che non siano ancora stati resi noti i risultati delle analisi, non contribuisce certo a creare un clima di tranquillità.

In questi casi una seria, completa e trasparente attività di comunicazione è il miglior rimedio per evitare inutili allarmismi e tenere alto il livello di fiducia dei cittadini nei confronti dell'acqua pubblica.

Per questo ARCO, al fine di verificare la correttezza e la tempestività delle procedure poste in essere dagli enti preposti tese a prevenire qualsiasi rischio per la salute dei consumatori, ha avviato l'azione di accesso agli atti.

In realtà diverse dalla nostra è ormai principio di civiltà e prassi consolidata che chi si occupa della "cosa pubblica" divulghi on-line atti e documenti (corrispondenza, carteggi, bilanci, etc.) relativi alla propria attività al fine di consentire ai consumatori ed utenti dei servizi (in buona sostanza ai "datori di lavoro") la verifica della bontà dell'operato di questi.

Auspichiamo pertanto, che anche gli amministratori di casa nostra vogliano condividere tale basilare principio di civiltà e trasparenza consentendo a chi paga i loro stipendi di verificare la bontà e tempestività del loro operato in una vicenda, come quella che ci occupa, che si riferisce ad un servizio indispensabile di una risorsa, come l’acqua potabile, la cui mancanza si rifletterebbe direttamente sulla salute e sulla qualità della vita dell'intera collettività, provocando altresì un gravissimo disagio sociale.

Dott. Mario Salcuni
Segretario Prov.le Foggia
ARCO Consumatori
























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