Alga nella diga di Occhito: ARCO vuole vederci chiaro.

Con una lettera inviata all'Arpa Puglia, all'Acquedotto Pugliese e alla Regione Puglia, l'associazione di consumatori Arco Puglia ha chiesto formalmente l'accesso al fascicolo inerente i controlli effettuati e le comunicazioni intercorse tra l'Arpa Puglia, L'Arpa Molise, l'Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia, l'Istituto Superiore di Sanità ed eventuali altri soggetti, aventi ad oggetto le analisi sulle acque del bacino dell'Occhito relativamente alla presenza della cosiddetta alga rossa Planktothrix rubescens.

E' stato inoltre chiesto di conoscere i risultati di tutte le analisi effettuate sulle acque del bacino dell'Occhito sia a monte che a valle del potabilizzatore per la determinazione delle concentrazioni di microcistine e del numero di cellule presenti nell'acqua, a partire dalla prima rilevazione.

Nonostante infatti le notizie confortanti pervenute in questi ultimi giorni da parte della regione Puglia, non è ancora stato chiarito da quando è stata rilevata l'alga tossica e cosa è successo prima che fossero poste in essere le misure cautelative rese note nelle ultime settimane.

Non è chiaro poi quale sia la situazione per i tredici comuni della Capitanata per i quali non è stato possibile miscelare l'acqua con quella proveniente da altri bacini idrici.

Ed infine, il fatto che non siano ancora stati resi noti i risultati delle analisi, non contribuisce certo a creare un clima di tranquillità.

In questi casi una seria, completa e trasparente attività di comunicazione è il miglior rimedio per evitare inutili allarmismi e tenere alto il livello di fiducia dei cittadini nei confronti dell'acqua pubblica.

Per questo ARCO, al fine di verificare la correttezza e la tempestività delle procedure poste in essere dagli enti preposti tese a prevenire qualsiasi rischio per la salute dei consumatori, ha avviato l'azione di accesso agli atti.

In realtà diverse dalla nostra è ormai principio di civiltà e prassi consolidata che chi si occupa della "cosa pubblica" divulghi on-line atti e documenti (corrispondenza, carteggi, bilanci, etc.) relativi alla propria attività al fine di consentire ai consumatori ed utenti dei servizi (in buona sostanza ai "datori di lavoro") la verifica della bontà dell'operato di questi.

Auspichiamo pertanto, che anche gli amministratori di casa nostra vogliano condividere tale basilare principio di civiltà e trasparenza consentendo a chi paga i loro stipendi di verificare la bontà e tempestività del loro operato in una vicenda, come quella che ci occupa, che si riferisce ad un servizio indispensabile di una risorsa, come l’acqua potabile, la cui mancanza si rifletterebbe direttamente sulla salute e sulla qualità della vita dell'intera collettività, provocando altresì un gravissimo disagio sociale.

Dott. Mario Salcuni
Segretario Prov.le Foggia
ARCO Consumatori
























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