Nel corso degli ultimi anni noti scandali finanziari (Bond Argentina, Cirio, Parmalat) hanno acceso i riflettori su un mondo, quello dello del risparmio gestito, per lo più indecifrabile per il medio consumatore, ossia per chi, non addetto ai lavori, debba districarsi tra i vari strumenti finanziari nel tentativo, spesso vano, di investire consapevolmente e con i minori rischi possibili i propri risparmi. Per decenni i risparmi delle famiglie italiane si sono concentrati nei famosi BoT dello Stato che garantivano alti rendimenti e bassi rischi, mai stimolando, di fatto, le conoscenze sul settore finanziario. Negli ultimi anni questa situazione è cambiata e i risparmiatori hanno cominciato a diversificare i loro investimenti, ma spesso senza avere le conoscenze necessarie per operare scelte consapevoli, finendo a volte vittime di comportamenti non corretti degli “addetti ai lavori”. Che differenza c’è tra un’azione e un’obbligazione? Cos’è un fondo d’investimento? Cosa domandare ad un promotore finanziario? Quali i pericoli da evitare? Come orientarsi?
Le attività finanziarie
Sono così definiti i prodotti o strumenti d’investimento, per esempio i titoli obbligazionari (le obbligazioni) e azionari (le azioni), i Buoni del Tesoro dello Stato, i fondi d’investimento. Acquistare attività finanziarie significa decidere di rinunciare al proprio denaro, oggi, per averlo domani, facendolo passare dalle nostre tasche a quelle del destinatario del prestito. Chi presta denaro riceve in cambio un certo tasso d’interesse, che permette al capitale investito di aumentare nel tempo. Il tasso d’interesse infatti è il “prezzo” della moneta (o costo del denaro): chi ottiene denaro in prestito, deve pagarne il costo. Nello scegliere fra tenere i tuoi soldi o investirli in attività finanziarie, tieni sempre in conto:
il reddito disponibile . solo se hai più reddito di quanto ti è necessario oggi, potrai destinarne una parte al risparmio e al consumo futuro;
il livello di spese previste . se vai incontro a molte spese è ragionevole detenere sufficiente moneta;
il tasso di interesse . l’unica ragione per prestare denaro e non tenerlo “sotto il materasso” è farlo fruttare sotto forma d’interesse.
Il risparmio
Il reddito che guadagniamo entra nei nostri portafogli sotto forma di denaro; di questo denaro, una parte viene consumata, mentre il resto viene messo da parte, risparmiato. Il risparmio è una risorsa preziosa che dev’essere tutelata ed impiegata nel modo più efficiente, produttivo e sicuro possibile. Dalle scelte di risparmio e d’investimento dipende tanto il futuro economico dei singoli risparmiatori, quanto il destino del sistema economico nel suo insieme. Per questo motivo il risparmio deve essere considerato come un “bene comune” e tutelato come tale. I risparmi possono essere conservati sotto forma di moneta o di depositi (bancari o
Le attività finanziarie
Sono così definiti i prodotti o strumenti d’investimento, per esempio i titoli obbligazionari (le obbligazioni) e azionari (le azioni), i Buoni del Tesoro dello Stato, i fondi d’investimento. Acquistare attività finanziarie significa decidere di rinunciare al proprio denaro, oggi, per averlo domani, facendolo passare dalle nostre tasche a quelle del destinatario del prestito. Chi presta denaro riceve in cambio un certo tasso d’interesse, che permette al capitale investito di aumentare nel tempo. Il tasso d’interesse infatti è il “prezzo” della moneta (o costo del denaro): chi ottiene denaro in prestito, deve pagarne il costo. Nello scegliere fra tenere i tuoi soldi o investirli in attività finanziarie, tieni sempre in conto:
il reddito disponibile . solo se hai più reddito di quanto ti è necessario oggi, potrai destinarne una parte al risparmio e al consumo futuro;
il livello di spese previste . se vai incontro a molte spese è ragionevole detenere sufficiente moneta;
il tasso di interesse . l’unica ragione per prestare denaro e non tenerlo “sotto il materasso” è farlo fruttare sotto forma d’interesse.
Il risparmio
Il reddito che guadagniamo entra nei nostri portafogli sotto forma di denaro; di questo denaro, una parte viene consumata, mentre il resto viene messo da parte, risparmiato. Il risparmio è una risorsa preziosa che dev’essere tutelata ed impiegata nel modo più efficiente, produttivo e sicuro possibile. Dalle scelte di risparmio e d’investimento dipende tanto il futuro economico dei singoli risparmiatori, quanto il destino del sistema economico nel suo insieme. Per questo motivo il risparmio deve essere considerato come un “bene comune” e tutelato come tale. I risparmi possono essere conservati sotto forma di moneta o di depositi (bancari o
La pianificazione
Pianificare significa porsi delle domande per evitare scelte sbagliate. La scelta d’investire deve partire dall’individuazione di un bisogno (l’acquisto della casa, l’istruzione dei figli, l’integrazione futura della pensione, etc.) e deve sempre essere frutto di una scelta ponderata.
Si investe solo quando:
. esiste un motivo valido per farlo;
. ci sono le risorse economiche sufficienti;
. si hanno chiari i concetti di rischio e di rendimento.
Ricorda, è pericoloso prendere una decisione d’investimento affidandosi completamente ad altri (consulenti, amici, etc.) senza avere una precisa volontà ed un chiaro obiettivo: per chi non sa dove andare, qualsiasi strada è buona!
Il profilo rischio/rendimento
Prima di acquistare un qualsiasi prodotto finanziario è necessario conoscerne il livello di rischio e di rendimento.
Il rischio rappresenta una dimensione ineliminabile dell’investimento ed è quindi un elemento di valutazione fondamentale. Esso è legato a:
. la possibilità di una perdita, se pur parziale, del capitale investito;
. un rendimento dell’investimento inferiore rispetto alle attese o del tutto assente.
Non esistono investimenti del tutto privi di rischio, in quanto investire significa rinunciare a del denaro certo (oggi) per un flusso di denaro futuro incerto (domani).
Per rendimento si intende la differenza tra il prezzo di acquisto e il rimborso che si ottiene a scadenza. Il rendimento è solo una delle componenti che definisce un investimento, poiché esso dipende da altre due variabili fondamentali quali il tempo e il rischio. A volte, il primo criterio che adottiamo per valutare un investimento è il rendimento: questa è la strada più facile per condurre a scelte sbagliate. .
· Rischio basso (Buoni del Tesoro, certificati di deposito, etc.)= rendimento basso ma massima sicurezza e fiducia negli emittenti, cioè in imprese, Stati, enti pubblici o banche che garantiscono la restituzione del prestito. Esistono infatti emittenti più o meno solidi da un punto di vista finanziario.
· . Rischio medio-basso (obbligazioni di emittenti in “salute”)= rendimento minimo ma rischi contenuti.
· . Rischio medio-alto (investimenti bilanciati tra azioni e obbligazioni, etc.)= rendimenti più elevati ma rischio di perdere parte del capitale iniziale.
· . Rischio alto (azioni, fondi azionari, etc.)= massimi rendimenti ma rischio elevato di perdere l’intero capitale.
Valuta bene: quando acquistiamo un prodotto d’investimento (azione, obbligazione, fondo comune, titoli di Stato, etc.) è bene pensare alla destinazione reale dei nostri soldi, e non solo al livello di rendimento che l’operazione può offrire. Capire la destinazione reale di un investimento aiuta a comprendere meglio i rischi e le opportunità legati alle nostre scelte di risparmio.
Pianificare significa porsi delle domande per evitare scelte sbagliate. La scelta d’investire deve partire dall’individuazione di un bisogno (l’acquisto della casa, l’istruzione dei figli, l’integrazione futura della pensione, etc.) e deve sempre essere frutto di una scelta ponderata.
Si investe solo quando:
. esiste un motivo valido per farlo;
. ci sono le risorse economiche sufficienti;
. si hanno chiari i concetti di rischio e di rendimento.
Ricorda, è pericoloso prendere una decisione d’investimento affidandosi completamente ad altri (consulenti, amici, etc.) senza avere una precisa volontà ed un chiaro obiettivo: per chi non sa dove andare, qualsiasi strada è buona!
Il profilo rischio/rendimento
Prima di acquistare un qualsiasi prodotto finanziario è necessario conoscerne il livello di rischio e di rendimento.
Il rischio rappresenta una dimensione ineliminabile dell’investimento ed è quindi un elemento di valutazione fondamentale. Esso è legato a:
. la possibilità di una perdita, se pur parziale, del capitale investito;
. un rendimento dell’investimento inferiore rispetto alle attese o del tutto assente.
Non esistono investimenti del tutto privi di rischio, in quanto investire significa rinunciare a del denaro certo (oggi) per un flusso di denaro futuro incerto (domani).
Per rendimento si intende la differenza tra il prezzo di acquisto e il rimborso che si ottiene a scadenza. Il rendimento è solo una delle componenti che definisce un investimento, poiché esso dipende da altre due variabili fondamentali quali il tempo e il rischio. A volte, il primo criterio che adottiamo per valutare un investimento è il rendimento: questa è la strada più facile per condurre a scelte sbagliate. .
· Rischio basso (Buoni del Tesoro, certificati di deposito, etc.)= rendimento basso ma massima sicurezza e fiducia negli emittenti, cioè in imprese, Stati, enti pubblici o banche che garantiscono la restituzione del prestito. Esistono infatti emittenti più o meno solidi da un punto di vista finanziario.
· . Rischio medio-basso (obbligazioni di emittenti in “salute”)= rendimento minimo ma rischi contenuti.
· . Rischio medio-alto (investimenti bilanciati tra azioni e obbligazioni, etc.)= rendimenti più elevati ma rischio di perdere parte del capitale iniziale.
· . Rischio alto (azioni, fondi azionari, etc.)= massimi rendimenti ma rischio elevato di perdere l’intero capitale.
Valuta bene: quando acquistiamo un prodotto d’investimento (azione, obbligazione, fondo comune, titoli di Stato, etc.) è bene pensare alla destinazione reale dei nostri soldi, e non solo al livello di rendimento che l’operazione può offrire. Capire la destinazione reale di un investimento aiuta a comprendere meglio i rischi e le opportunità legati alle nostre scelte di risparmio.