Guida al mercato finanziario (parte prima)

Nel corso degli ultimi anni noti scandali finanziari (Bond Argentina, Cirio, Parmalat) hanno acceso i riflettori su un mondo, quello dello del risparmio gestito, per lo più indecifrabile per il medio consumatore, ossia per chi, non addetto ai lavori, debba districarsi tra i vari strumenti finanziari nel tentativo, spesso vano, di investire consapevolmente e con i minori rischi possibili i propri risparmi. Per decenni i risparmi delle famiglie italiane si sono concentrati nei famosi BoT dello Stato che garantivano alti rendimenti e bassi rischi, mai stimolando, di fatto, le conoscenze sul settore finanziario. Negli ultimi anni questa situazione è cambiata e i risparmiatori hanno cominciato a diversificare i loro investimenti, ma spesso senza avere le conoscenze necessarie per operare scelte consapevoli, finendo a volte vittime di comportamenti non corretti degli “addetti ai lavori”. Che differenza c’è tra un’azione e un’obbligazione? Cos’è un fondo d’investimento? Cosa domandare ad un promotore finanziario? Quali i pericoli da evitare? Come orientarsi?

Le attività finanziarie
Sono così definiti i prodotti o strumenti d’investimento, per esempio i titoli obbligazionari (le obbligazioni) e azionari (le azioni), i Buoni del Tesoro dello Stato, i fondi d’investimento. Acquistare attività finanziarie significa decidere di rinunciare al proprio denaro, oggi, per averlo domani, facendolo passare dalle nostre tasche a quelle del destinatario del prestito. Chi presta denaro riceve in cambio un certo tasso d’interesse, che permette al capitale investito di aumentare nel tempo. Il tasso d’interesse infatti è il “prezzo” della moneta (o costo del denaro): chi ottiene denaro in prestito, deve pagarne il costo. Nello scegliere fra tenere i tuoi soldi o investirli in attività finanziarie, tieni sempre in conto:

il reddito disponibile . solo se hai più reddito di quanto ti è necessario oggi, potrai destinarne una parte al risparmio e al consumo futuro;

il livello di spese previste . se vai incontro a molte spese è ragionevole detenere sufficiente moneta;

il tasso di interesse . l’unica ragione per prestare denaro e non tenerlo “sotto il materasso” è farlo fruttare sotto forma d’interesse.

Il risparmio
Il reddito che guadagniamo entra nei nostri portafogli sotto forma di denaro; di questo denaro, una parte viene consumata, mentre il resto viene messo da parte, risparmiato. Il risparmio è una risorsa preziosa che dev’essere tutelata ed impiegata nel modo più efficiente, produttivo e sicuro possibile. Dalle scelte di risparmio e d’investimento dipende tanto il futuro economico dei singoli risparmiatori, quanto il destino del sistema economico nel suo insieme. Per questo motivo il risparmio deve essere considerato come un “bene comune” e tutelato come tale. I risparmi possono essere conservati sotto forma di moneta o di depositi (bancari o
La pianificazione
Pianificare significa porsi delle domande per evitare scelte sbagliate. La scelta d’investire deve partire dall’individuazione di un bisogno (l’acquisto della casa, l’istruzione dei figli, l’integrazione futura della pensione, etc.) e deve sempre essere frutto di una scelta ponderata.
Si investe solo quando:
. esiste un motivo valido per farlo;
. ci sono le risorse economiche sufficienti;
. si hanno chiari i concetti di rischio e di rendimento.
Ricorda, è pericoloso prendere una decisione d’investimento affidandosi completamente ad altri (consulenti, amici, etc.) senza avere una precisa volontà ed un chiaro obiettivo: per chi non sa dove andare, qualsiasi strada è buona!

Il profilo rischio/rendimento
Prima di acquistare un qualsiasi prodotto finanziario è necessario conoscerne il livello di rischio e di rendimento.

Il rischio rappresenta una dimensione ineliminabile dell’investimento ed è quindi un elemento di valutazione fondamentale. Esso è legato a:
. la possibilità di una perdita, se pur parziale, del capitale investito;
. un rendimento dell’investimento inferiore rispetto alle attese o del tutto assente.
Non esistono investimenti del tutto privi di rischio, in quanto investire significa rinunciare a del denaro certo (oggi) per un flusso di denaro futuro incerto (domani).

Per rendimento si intende la differenza tra il prezzo di acquisto e il rimborso che si ottiene a scadenza. Il rendimento è solo una delle componenti che definisce un investimento, poiché esso dipende da altre due variabili fondamentali quali il tempo e il rischio. A volte, il primo criterio che adottiamo per valutare un investimento è il rendimento: questa è la strada più facile per condurre a scelte sbagliate. .
· Rischio basso (Buoni del Tesoro, certificati di deposito, etc.)= rendimento basso ma massima sicurezza e fiducia negli emittenti, cioè in imprese, Stati, enti pubblici o banche che garantiscono la restituzione del prestito. Esistono infatti emittenti più o meno solidi da un punto di vista finanziario.
· . Rischio medio-basso (obbligazioni di emittenti in “salute”)= rendimento minimo ma rischi contenuti.
· . Rischio medio-alto (investimenti bilanciati tra azioni e obbligazioni, etc.)= rendimenti più elevati ma rischio di perdere parte del capitale iniziale.
· . Rischio alto (azioni, fondi azionari, etc.)= massimi rendimenti ma rischio elevato di perdere l’intero capitale.

Valuta bene: quando acquistiamo un prodotto d’investimento (azione, obbligazione, fondo comune, titoli di Stato, etc.) è bene pensare alla destinazione reale dei nostri soldi, e non solo al livello di rendimento che l’operazione può offrire. Capire la destinazione reale di un investimento aiuta a comprendere meglio i rischi e le opportunità legati alle nostre scelte di risparmio.

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