BIORAFFINERIE IN CAPITANATA?

Venerdì 19 giugno u.s. Arco Consumatori è stata invitata a partecipare ad un Forum Group, organizzato dall’Università degli Studi di Foggia in collaborazione con L’Assessorato alle Attività Produttive presso la sala consiliare della Provincia di Foggia, interamente dedicato alle Bio-raffinerie ed all’identificazione dei possibili impatti di un suo insediamento sul territorio di Capitanata.

Cosa sono le Bio-raffinerie? Sono sistemi industriali che integrando processi di conversione della biomassa di natura chimica, fisica o microbiologica consentono di ottenere sia prodotti energetici (es. biocombustibili) che composti chimici ad alto valore aggiunto.


In parole povere, grazie alla “chimica verde”, si sta riuscendo a riconvertire l’industria petrolchimica in un’industria non solo meno inquinante, ma vero motore pulsante dello sviluppo sostenibile, semplicemente usando come materie prime non più il petrolio, ma le piante.


L’agricoltura oggi è in grado di offrire un’alternativa ecologica a molti prodotti di origine petrolchimica, ma l’attenzione del mondo politico e imprenditoriale si è concentrata finora solo sull’uso energetico delle colture agricole.


Il concetto di Bio-raffineria supera questo limite, proponendo un impiego potenzialmente integrale della biomassa vegetale al fine di ottenere non solo prodotti energetici, ma anche materiali e sostanze chimiche ad alto valore aggiunto con ricadute decisamente più rilevanti per gli attori agricoli e industriali della filiera.


Non a caso lo sviluppo di Bio-raffinerie rappresenta un cardine del 7° programma quadro dell’Unione Europea, che stanzierà dal 2007 al 2013 oltre 53 miliardi di euro per la ricerca. Il loro sviluppo, sostiene ancora la Commissione UE, potrebbe dare un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi contenuti nel pacchetto europeo sui cambiamenti climatici.


L’idea di Bio-raffinerie sostenibili è sostenuta sia dalla politica che dalla ricerca. Così come si ottengono benefici dall’energia rinnovabile, un modello di Bio-raffineria sviluppato può fornire un vero e proprio vantaggio per l’economia della Capitanata con nuove competenze e più opportunità di lavoro.


Il nostro, come è stato evidenziato al convegno, rappresenta uno dei luoghi migliori dell’intero territorio nazionale, in cui possa trovare insediamento una risorsa di questo genere, e questo per la grande quantità di terreni dedicati all’agricoltura, colonna portante della Bio-raffineria.


E allora, se siamo stati capaci di essere gli apripista per lo sviluppo di energie alternative nel nostro Paese, perché non diventarlo anche per questo nuovo progetto?
fonte: Arco sede di Foggia

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